Niente da fare. Nemmeno nelle sedute di sabato 7 e domenica 8 dicembre si è raggiunto il numero legale (10 consiglieri + il sindaco) per votare la presa d’atto della surroga dei consiglieri dimissionari del gruppo Sms con Walter Biagiotti ed Alfiero Albrigi. Nonostante la presenza del capogruppo Sms Gianni Paoletti, nei gruppi di maggioranza mancava Olga Fioriti del Pdl (ha presentato un certificato medico di 30 giorni) mentre Marcello Diso (Gruppo Misto) ormai, per sua stessa ammissione, non fa più parte organica della maggioranza quindi non si può conteggiare come assenza nella maggioranza stessa. Non si sono presentati anche Graciolini (Rifondazione), Pascolini (Progressisti), ed i quattro consiglieri del Pd Presciutti, Pennacchioli, Morroni e Garofoli. Nella seduta di sabato era presente il socialista Scassellati ma non il suo collega Bazzucchi. Nella seduta di domenica erano presenti entrambi ed hanno risposto all’appello. Ma subito dopo, verificato che la maggioranza non era in grado di garantire il numero legale, sono usciti prendendosi più di un rimbrotto da parte del pubblico presente.
Domenica scadeva il decimo giorno previsto dall’articolo 38 del Testo Unico per votare la surroga. A questo punto il presidente del consiglio Vecchiarelli ha deciso di chiedere l’intervento del Prefetto. In casi come questo dovrebbe essere il Difensore Civico ad intervenire. Ma la Regione Umbria il Difensore Civico non lo ha mai nominato quindi l’unico soggetto che può intervenire è il Prefetto. Come potrebbe intervenire. Nominando un commissario ad acta per surrogare i consiglieri dimissionari. Dopo di che tornerebbe a funzionare il consiglio con tutti gli effettivi: “La surroga- ha detto il sindaco Morroni- è un atto dovuto. L’ostruzionismo messo in atto da alcuni consiglieri sta ledendo il diritto di chi deve entrare. Se qualcuno vuole far cadere questa giunta lo deve fare qui dentro non con i sotterfugi.
Il consiglio è riconvocato per venerdì 13 dicembre. Riccardo Serroni