Comune e Chiesa di San Francesco: il non rispetto dei patti

Comune e Chiesa di San Francesco: il non rispetto dei pattiLa festa della Pasqua  a Gualdo Tadino è caratterizzata da alcune manifestazioni, quali la Processione del Venerdì Santo e l’esposizione del Cristo Morto presso la Chiesa di San Francesco, che si protraggono ormai da decenni e fanno parte della storia e della cultura della nostra città.

Quest’anno, purtroppo,non sarà così!

Infatti la Confraternita della S.S. Trinità non potrà esporre il Cristo Morto nella sua sede storica in quanto la stessa risulta occupata da una mostra di pittura.

Nella  convenzione stipulata tra il comune e la Diocesi  negli articoli 2 e 3 entrambe le parti si impegnano a definire un calendario per la programmazione degli usi culturali e pastorali della Chiesa di San Francesco.

A tal fine nell’art. 4 si stabilisce di costituire una commissione formata di quattro membri, due rappresentanti del Comune e due della Diocesi, liberamente nominati dalle Parti, e di un Presidente scelto d’intesa tra le medesime.

Nell’art. 6 viene ribadito come “la Commissione, entro il mese di dicembre di ogni anno, provvederà alla redazione di un calendario nel quale verranno accuratamente indicate, per l’anno successivo, le attività pastorali e le manifestazioni culturali rispettivamente previste da ciascuna parte come pure, nella misura possibile, i tempi del loro svolgimento.”

Tale convenzione non è mai stata rispettata e lo dimostra il fatto che quest’anno la Parrocchia non potrà utilizzare la Chiesa per le manifestazioni Pasquali.

Viene spontaneo chiedersi se tale comportamento da parte dell’amministrazione comunale sia frutto di superficialità o arroganza.

Resta il fatto che la città di Gualdo Tadino è stata depauperata di un altro pezzo importante della sua storia proprio nell’anno in cui si festeggia il settecentesimo anniversario della Consacrazione della Chiesa, la quale è e resta consacrata.

In virtù di ciò, secondo la convenzione, l’Ordinario Diocesano può permettere “ per modo d’atto usi diversi purché non contrari alla santità del luogo e il Comune si impegna a valorizzare tale edificio sacro per usi compatibili con quelli di culto, pietà e religione”.

La Confraternita della S.S. Trinità

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3 risposte a Comune e Chiesa di San Francesco: il non rispetto dei patti

  1. Giovanni scrive:

    Sembrerebbe che l’unico progetto a cuore di questa Amministrazione sia quello di “distruggere, cancellare” il passato!

  2. Carlo Petrozzi scrive:

    Visto che il titolo della Mostra è……indicativo (dalla terra al cielo) chi meglio di un Cristo ne può manifestare il valore? E poi trattasi di un….povero Cristo morto che non da fastidio a nessuno!!!!!!!!
    Forza collaborate e trovate una soluzione.
    Grazie.

  3. Valerio scrive:

    politica fuori posto; scherza coi fanti e lascia stare i Santi!
    Piero della Francesca

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