Corpus Domini nel Segno Di Matteo da Gualdo

Corpus Domini nel Segno Di Matteo da GualdoNell’ambito dell’Esposizione Mondiale “Expo Milano 2015”, fino al 31 ottobre, è curata da Vittorio Sgarbi la mostra dal titolo “Il Tesoro d’Italia”, volta a valorizzare le più significative testimonianze dell’arte italiana.
L’esposizione, allestita nel padiglione “Eataly” ed articolata per regioni, comprende 250 grandi capolavori della pittura e della scultura, che vanno dal Trecento ai giorni nostri. All’interno di questo importante progetto, la città di Gualdo Tadino vanta ben tre opere del suo patrimonio culturale, che compongono le collezioni dei musei Opificio Rubboli e Rocca Flea: due magnifiche maioliche a lustro della Società Ceramica Umbra – Paolo Rubboli, progettate da Aldo Ajò e lustrate dai fratelli Lorenzo e Alberto Rubboli alla fine degli anni ‘20 del Novecento”, e un’opera del grande artista del Rinascimento gualdese Matteo da Gualdo, presente con la preziosa tavola dipinta su fondo oro della seconda metà del Quattrocento, raffigurante l’Albero genealogico della stirpe di David.

Da questa scelta nasce l’idea di omaggiare in modo speciale e particolare il pittore Matteo da Gualdo e la sua arte semplice ed erudita insieme, dedicandogli l’intero pomeriggio del 7 giugno, festa del Corpus Domini. Un omaggio particolare che l’Ente Giochi de le Porte, l’Associazione Sacra Rappresentazione Venerdì Santo e l’amministrazione comunale intendono legare alla tradizionale infiorata, ispirandola quest’anno ai meravigliosi dipinti del grande Maestro.

Si intende realizzare un’infiorata che passi alla storia per aver rappresentato una serie di figurazioni floreali liberamente tratte dalle opere raccolte nel museo civico della Rocca Flea, nelle chiese cittadine e nelle frazioni del territorio, nonché nelle circostanti città di Perugia, Assisi, Nocera Umbra, Sigillo, Valfabbrica e Sassoferrato; senza dimenticare quelle conservate  presso la Art Gallery di Baltimora (Usa) e all’interno del Museum of Fine Arts di Boston (Usa).

Un omaggio all’eccentricità di Matteo da Gualdo che i promotori sentono di condividere con i Comitati di Porta, con le scuole, con le associazioni, con i tanti cittadini e cittadine che sono invitati riprodurre, lungo il percorso del corteo religioso, dipinti o particolari di essi, Madonne, Santi, Angeli e personaggi dai tratti caratteristici, espressivi, tipici dell’iconografia del tempo, in modo da ricordare una delle più complesse personalità dell’arte umbra del Quattrocento.

 

Ente Giochi de le Porte
Il Presidente
Sergio Ponti

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