Dopo la bella e affollata inaugurazione del 15 gennaio scorso il Museo Opificio Rubboli, nei tre giorni di open day che sono seguiti, ha accolto oltre 700 visitatori, con visite guidate che hanno permesso una conoscenza completa del particolare spazio museale dove si respira ancora la vita delle tante persone che vi hanno lavorato. I forni a muffola del 1884, con la loro bellezza antica, fatta di decenni e decenni di cotture con fumo di ginestra, insieme al viaggio di quasi 150 anni nella maiolica a lustro gualdese, sono stati per tanti una sorpresa inaspettata quanto stupefacente. Ora, fino a marzo, lo spazio museale, che rientra nel percorso legato al Museo Civico della Rocca Flea, Museo dell’Emigrazione e Chiesa monumentale di San Francesco, verrà tenuto aperto dall’Associazione Culturale Rubboli il sabato e la domenica con orario 10-13 e 15-18. La visita sarà ancora gratuita e con visite guidate, l’ultima sarà effettuata alle 17,30. La domenica Maurizio Tittarelli Rubboli sarà presente presso la struttura museale con visite guidate ed eventuali chiarimenti richiesti dai visitatori. Domenica 25 gennaio interverrà anche Marinella Caputo, curatrice museale e autrice del libro-catalogo “La Collezione Rubboli – Storia e arte dell’opificio gualdese di maioliche a lustro”.
Eventuali informazioni possono essere richieste al numero 3392298013.
Associazione Culturale Rubboli
[email protected]
N.d.R.
Il piatto da portata in foto, molto interessante, è visibile nel museo ed è un ritratto di Paolo Rubboli (1838-1890) dipinto da Giuseppe Discepoli con il nome dell’imperatore Probo.