La storia, questa storia, non continua

La storia, questa storia, non continua - Gualdo TadinoDobbiamo constatare con rammarico, ma purtroppo senza sorpresa, come  il sindaco ed i suoi pretoriani  abbiano scelto fino in fondo  con diabolica perseveranza la strada della chiusura  e dell’arroganza, arroccata sulle posizioni  di un potere offeso dal reato di lesa maesta’, insofferente sia alle voci fuori dal coro sia al disagio crescente  dei cittadini.

Dopo 11 mesi di gestazione  è stato presentato un bilancio di previsione che incurante delle proposte  di spending review  avanzate dal nostro consigliere Abbati,  al fine di ridurre la tassazione sulle imprese e sulle famiglie, ha prodotto  solamente un vertiginoso aumento delle aliquote contributive, da tempo segnalate come inaccettabili (rispetto al 2012 è previsto un aumento del prelievo fiscale di 350000 €  nonostante stato e regione abbiano aumentato i trasferimenti verso il comune). Da qui le dimissioni  legittime ed ampiamente annunciate dei consiglieri Abbati e Arnesano che per  rispetto  verso i cittadini e verso se stessi non se la sono sentita di partecipare all’approvazione di un bilancio siffatto.

Ciò nonostante  il gruppo SmS non ha ritirato il suo appoggio a  questa amministrazione, avendo scelto un ultimo estremo atto di  fedeltà ad un’alleanza stravolta  e minata alle fondamenta sin dai primi mesi, ricordiamo  l’allontanamento  dell’assessore Cambiotti , l’assimilazione di altri assessori di nostra nomina che ad eccezione di Paola Gramaccia, alla quale va il nostro affettuoso e sincero ringraziamento per il suo appassionato impegno, hanno di fatto azzerato la nostra  rappresentanza all’interno della maggioranza,  la successiva  uscita dalla maggioranza dell’esponente di TUPG e il dissenso all’interno dello stesso gruppo  del PDL , generato dopo pochi mesi di governo, ha completato l’opera,  un vero capolavoro politico.

Nonostante tutto abbiamo con spirito cristiano porto sempre l’altra guancia ispirate da quella passione e quell’entusiasmo che ci aveva animato all’inizio di questa esperienza, quell’entusiasmo  che è stato  mortificato e spento  lentamente come una candela , quando giorno dopo giorno era sempre più evidente come la nostra presenza fosse mal sopportata e ci sentissimo quasi degli intrusi all’interno di una maggioranza totalmente assoggettata alle scelte e alla  egemonia del sindaco, che si sentiva perennemente oscurato ogni qualvolta avanzavamo proposte.

 Machiavelli  descrive il principe come un “largo domandatore”, che si confronta,  chiede pareri  e ascolta i suoi collaboratori per arrivare alle scelte più idonee per il suo popolo. Di sicuro questo non è stato il sindaco Morroni, al quale senza esserle richieste abbiamo fornito comunque idee e proposte peraltro inevitabilmente sempre rigettate  per vizi di forma, per impossibilità degli uffici tecnici, per ritardi; veramente frustrante.

Abbiamo proposto al fine di ridurre la tassazione un radicale  progetto di efficientamento energetico, con il coinvolgimento della soc.ESA, ed in extremis persino  un  emendamento al bilancio, per evitare la stangata tributaria, ma nemmeno questo e’ stato recepito adducendo quale motivazione tecnica il pretesto che “l’impalcatura della Tares predisposta dalla Giunta non fosse modificabile in quanto dopo il 30 novembre 2013, termine ultimo per l’approvazione del bilancio si sterilizza ogni possibile intervento sulla tassa.” Dimenticando pero’ che con disposizione prefettizia sono stati assegnati al consiglio comunale ulteriori 20 giorni per l’adozione di tali provvedimenti. ma anziche’ impegnarsi in azioni tendenti alla riduzione/dilazionamento di IMU e TARES, si e’ lasciato che l’ufficio tributi provvedesse ad inviare, con evidenti profili di illegittimità, prima ancora del termine del 20 dicembre, le cartelle esattoriali. Invece di imprecare contro gli ultimi alleati, il Sindaco e gli assessori di riferimento  avrebbero fatto meglio a vigilare che questo ingiusto salasso si perpetrasse sulla pelle dei gualdesi.

In questi ultimi mesi quando tutto e tutti ci spingevano a staccare la spina a questa amministrazione confusa e  agonizzate, tenuta in vita solo da reflui di orgoglio e  presunzione, incapace di mollare dignitosamente anche le ultime  briciole di potere e di credibilità , avevamo optato  non per una caritatevole eutanasia ma per assistere l’agonia fino alla fine.

L’impossibilità di riuscire almeno nella surroga dei due consiglieri dimissionari ha clamorosamente e  impietosamente messo a nudo il  dissenso   e sancito  la fine di questa maggioranza deteriorata per non aver compreso la gravita degli strappi prodotti con la città e dentro la coalizione di governo, arrivata sino a ridosso della scadenza elettorale. Non ci si venga poi a raccontare la favola che in questi ultimi 3/4 mesi sarebbe stato possibile realizzare le mirabilie che non sono state prodotte nei precedenti  quattro  anni e mezzo.

E’ veramente penoso ed avvilente vedere ora, persone, soggetti politici, che hanno la presunzione di volere governare questa città,  o lo hanno fatto,  attaccare in modo scomposto, coloro che fino ad oggi hanno consentito loro di lavorare e che arrivati a questo punto con disgusto e disapprovazione prendono le distanze dai metodi odiosi come la pseudo raccolta di firme e la demonizzazione del  libero pensiero, attuati in questi giorni.

Crediamo  di essere  arrivati quindi all’ultima scena dell’ ultimo atto di questa tragi commedia con la consapevolezza di avere fatto tutto quanto era nelle nostre ragionevoli  possibilità per salvare le sorti di questa consiliatura, che partita con tante speranze ha profondamente deluso  le aspettative di chi ci aveva creduto.  Eravamo non un partito politico ma una lista civica articolata e complessa che aveva rifiutato gli schemi di destra e di sinistra, abbracciando le ragioni di una Gualdo diversa. L’alleanza costruita non era per disegnare coalizioni di carta, o per incoronare imperatori, ma per realizzare i programmi elettorali sui quali avevamo chiesto consensi: la riapertura dell’ospedale Calai, il centro promozionale della ceramica, la citta delle 4 epoche, la rinascita del centro storico e delle frazioni… Potremmo aggiungere mille motivazioni, a supporto degli altrettanti perché,  ma con onestà dobbiamo ammettere che nemmeno uno di questi obiettivi e’ stato centrato. Ed una lista civica seria ha il dovere di dire la verita ed usare anche se fa male, il linguaggio della chiarezza.

 Riteniamo che  su questa esperienza e su questa alleanza nata nell’ormai  lontano 2009 cali, speriamo almeno in modo dignitoso, il sipario.

 La storia, questa storia, non continua, ma crediamo finisca qui, la nostra città ha bisogno di voltare pagina di ritrovare una politica condivisa e coesa, calata sulle reali esigenze dei cittadini, depurata da esagerati  personalismi, odiosi  fanatismi e inutili yes-man, che oltre a non portare risultati concreti, hanno avvelenato ed esasperato  il clima politico e sociale della comunità gualdese.

Il Consigliere  del Gruppo SMS Gianni Paoletti

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