“Dopo circa 20 anni dal rinvenimento di rifiuti interrati sta per trovare soluzione l’annosa vicenda del sito di Vignavecchia in loc. San Leonardo nel comune di Gualdo Tadino – sottolinea l’assessore all’ambiente Michela Mischianti – il Comune inoltre intende mettere in atto azioni di rivalsa nei confronti dei responsabili dell’inquinamento”.
Infatti, dopo diversi studi, analisi e confronti tra i vari organi tecnici coinvolti (Regione Umbria, ex Provincia di Perugia, ARPA Umbria ed USL Umbria 1) è stato approvato un progetto condiviso in apposita conferenza di servizi che, a conclusione dei lavori, sarà in grado di garantire un adeguato grado di protezione e sicurezza ambientale.
Il progetto, ammontante ad oltre 657 mila euro ed interamente finanziato dalla Regione Umbria, prevede messa in sicurezza permanente e risanamento ambientale del sito. Il bando di gara per l’aggiudicazione provvisoria dei lavori è stato espletato dalla Stazione Unica Appaltante e si sta provvedendo in questi giorni a completare l’iter per l’aggiudicazione definitiva dei lavori.
Questi si articoleranno in due distinti interventi: il primo di messa in sicurezza permanente consiste nell’ isolare i rifiuti mediante delle barriere impermeabili che impediranno alle acque sotterranee di entrare in contatto con i rifiuti stessi e quindi di contaminare le matrici ambientali circostanti; il secondo invece consiste nell’ attivazione di un sistema di pompaggio di acqua dai piezometri già esistenti nell’area e relativo trattamento mediante carboni attivi.
L’inizio dei lavori di messa in sicurezza è previsto per la seconda metà del mese di marzo 2016 e si protrarranno per un periodo di 120 giorni, mentre il sistema di pompaggio Pump & Treat verrà attivato in un secondo momento (comunque non oltre giugno 2016) e rimarrà attivo per circa un anno.
Ufficio Stampa Comune Gualdo Tadino
Che lieta notizia, anche a Gualdo Tadino esiste in giunta un Assessore all’ambiente!!!Dopo un assordante silenzio su tutte le problematiche ambientali del nostro territorio ( cave ritombate all’arsenico e idrocarburi, Cave in attività senza aver mai riscosso un euro ed in tribunale per fideiussioni non riscuotibili, Scempio ambientale nella gola del fondo e fonti Rocchetta, Concessione e proroga Acqua donata a Rocchetta, Uso civico e Comunanza Agraria, Uso dei pascoli montani con tante cacate a Valsorda e affitti mai onorati dagli affittuari e così via….per molte righe) ora se ne esce fuori con un comunicato stampa che fa acqua da tutte le parti come quella scesa dal cielo ieri pomeriggio.
Si va verso la soluzione per Vignavecchia…
Ma quale soluzione, arricchire la solita ditta scelta dalla Stazione Unica Appaltante ( e chi mai sarà con un nome così altisonante…..). L’Assessora,( mi pare che sia ingegnere ambientale) ci riesce a spiegare come si fa a mettere le barriere impermeabili sotto ai rifiuti se questi non vengono toccati? Lungo il perimetro si potrà arginare parte dell’acqua piovana ma le acque sotterranee come si isolano? Sono quelle che con il rialzo della falda acquifera sottostante, vengono a contatto con i rifiuti pericolosi e slavano come hanno fatto in tutti questi anni portando inquinamento a valle, nei pozzi circostanti ed arrivando a fonte gramaccia…
L’altro fiore all’occhiello è l’asserzione che “il Comune intende mettere in atto azioni di rivalsa nei confronti dei responsabili dell’inquinamento”.
Premesso che tutto è andato a SCHIFIO per prescrizione e che qualcuno dei responsabili (NOTI) ormai non c’è più sia fisicamente che giuridicamente, mi sa dire l’ Assessora se ha mai letto le determine emanate dai suoi tecnici e dai suoi uffici????
Con mio estremo stupore penso proprio di no, perché si parla sempre di “Autori ignoti” esercitare rivalsa su degli ignoti, penso proprio che non sia il caso o per lo meno che ” non sganciano un centesimo” per la bonifica…..
Cara Assessora mi permetta di suggerirle di restare ancora in silenzio e nell’anonimato per non fare brutte figure e continuare a scaldare quella poltroncina che ha tanto sudato in campagna elettorale, senza vantarsi di partecipare allo spreco di denaro pubblico per una causa che non ha né testa e né coda……
Come ho già detto in altre occasioni il comune, di Gualdo fa la faccia cattiva con i deboli e la faccia buona con i cattivi.
Se un povero cittadino si ritrova dei rifiuti, scaricati da qualche delinquente, sul suo terreno si ritrova una ordinanza del comune che lo obbliga a bonificare l’area entro 60 giorni.
Per la vicenda di Vignavecchia non è andata così.
Da più di venti anni, tutte le amministrazioni che si sono succedute, non hanno saputo individuare: il proprietario del terreno, nè la provenienza dei rifiuti, nè chi aveva la concessione a scavare, nè chi li ha trasportati.
Le ordinanze che sono state emesse (e pubblicate) sono piene dei termini ” ignota – ignoti “.
Se uno ha fatto un scavo illegale, perché il comune non è intervenuto subito? Se invece lo scavo era legale come è possibile che il ” funzionario comunale ” che ha concesso le autorizzazioni non sappia e non ricordi nulla?
In questi ultimi venti anni si sono succedute, almeno, 4 o 5 Amministrazioni di diverse estrazioni politiche, mentre il funzionario era sempre lo stesso, quindi le responsabilità vanno spalmate su tutte le giunte che si sono succedute e che hanno fatto finta di non vedere e non sapere.
Ora l’onere degli interventi è nelle mani di questa “Giunta” di sprovveduti che ne portano la croce e ne porteranno le maledizioni, perché fare questo tipo di intervento è come mettere la polvere sotto il tappeto.
Almeno avessero fatto un concorso “per idee – suggerimenti – alternative – costi ” su come era meglio agire per bonificare l’area.
Se non è stato possibile fare un “Concorso per idee” almeno di provare a fare un “Tavolo” che al nostro Sindaco piacciono tanto.
Guardiamo a cosa sono stati capaci di fare i tedeschi:
” Bonificare si può, l’esempio della Ruhr. Una scheda sul miracolo tedesco.
4.432 kmq di superficie, oltre 6 milioni di abitanti, 142 miniere di carbone, 31 porti industriali fluviali; 1.400 km di autostrade e tangenziali). E’ la carta d’identità del “Bacino della Ruhr”, in Germania, l’area finita di bonificare in dieci anni (1990-2000) a tutt’oggi un esempio seguito da tutti gli architetti, i bio-architetti e gli ingegneri del mondo industrializzato. All’inizio l’obiettivo era quello di contrastare i fenomeni di progressivo declino economico e di fortissimo inquinamento ambientale. Nel 1989 alcuni comuni si consorziarono per dar vita a un’importante operazione di risanamento del territorio. Negli anni si è trasformata nella più colossale riconversione industriale del mondo. L’esempio più rilevante consiste nel Parco Paesistico di 320 kmq, distribuito lungo gli 800 kmq del territorio fluviale dell’Emscher. L’Emscher era in origine un fiume canalizzato e usato come fogna a cielo aperto per la zona industriale. Il costo totale è stato di due miliardi e mezzo di euro “.
Noi, invece, ci accontentiamo di metterci un cappello o meglio, una “U” rovesciata di cemento, così “occhio non vede e cuore non duole”.
Anche in questo caso “I SINDACI, i RE e gli IMPERATORI” che si sono succeduti in venti anni, ce l’hanno messo di nuovo in c..o a noi, ai nostri figli e pronipoti.
MEDITATE